L’Isvap ha avviato nel 2010 un’indagine per conoscere l’andamento dei prezzi rc auto. Le comunicazioni delle imprese all’organismo di vigilanza devono indicare la tariffa praticata in ogni provincia italiana secondo 4 tipologie di assicurati e i dati sui sinistri con la distinzione di quelli che rientrano nel meccanismo del risarcimento diretto e quelli no .
Verrà analizzato e osservato:
- il recente meccanismo (dal 2007) del risarcimento diretto il quale doveva portare benefici con una riduzione dei costi di risarcimento e quindi delle tariffe;
- l’efficienza delle strutture liquidative sinistri interne ed esterne e l’organizzazione aziendale con sistemi di controllo interno sui sinistri;
- le scelte commerciali sulle strutture di vendita.
Uno dei fenomeni che condiziona il settore è quella delle frodi. Il modo migliore per risolvere il problema è di intensificare i controlli per scoprire i sinistri falsi delle attività criminali organizzate.
Inoltre ogni anno aumentano le sanzioni in ambito rc auto a carico delle imprese assicurative perchè o la sua struttura liquidativa non è ben organizzata (nel caso in cui ad esempio non rispetta i tempi di liquidazione del danno), o è una scelta aziendale in cui si corre il rischio di una sanzione a fronte di un maggior risparmio nei costi di una ridotta struttura liquidativa.
Ai fattori esaminati dall’Isvap bisogna riflettere sul sistema di tariffazione vecchio ed obsoleto (ancorato al sistema bonus malus), ed sul problema dell’offerta rc auto con una rete distributiva che presenta problematiche.
Fattori strutturali che devono essere analizzati e studiati per migliorare le tariffe assicurative sono: il livello di concentrazione nel mercato per favorire la concorrenza; tariffa rc auto ancorata ad altri fattori (ad es. i km percorsi) e non più al bouns malus e combattere le frodi.
Una guida per le polizze auto sul sito Rete Assicurazioni.
www.reteassicurazioni.com