‘CARDIDDARU’ CINESE A S.CATALDO (CL):DETENEVA UCCELLI PROTETTI,DENUNCIATO DAI CC

”CARDIDDARU” CINESE A SAN CATALDO (CL)

DETENEVA UCCELLI PROTETTI, SCATTA IL BLITZ
DI CARABINIERI E LAV: DENUNCIATO COMMERCIANTE
CINESE E SEQUESTRATI TRE CARDELLINI

In Siciliano ”lu cardiddaru” e’ colui che si dedica all’uccellagione
(cattura di volatili vivi con reti e trappole) per vendere l’avifauna
selvatica ai cosiddetti ”appassionati” (allevatori e collezionisti); la
specie piu’ ricercata, per il canto melodioso ed il piumaggio variopinto, e’
il cardellino (”cardiddu”) da cui, per antonomasia, il termine
”cardiddaru”.

La cattura illecita di cardellini (specie protetta) e’ purtroppo una pratica
diffusissima in Sicilia, ma adesso a fare ‘concorrenza’ ai ”cardiddari”
locali arrivano quelli… cinesi! A San Cataldo (Caltanissetta), infatti, la
LAV ha scoperto un commerciante cinese che nel proprio negozio di
abbigliamento orientale deteneva per la vendita (10 euro ad esemplare)
alcuni cardellini selvatici. Cosi’ ieri pomeriggio il responsabile
provinciale della LAV, Ennio Bonfanti, nella veste di ausiliario di polizia
giudiziaria, ed una pattuglia dei Carabinieri della locale Tenenza, si sono
recati nell’esercizio commerciale sito in pieno centro ed hanno sequestrato
tre cardellini detenuti illecitamente, segnalando all’Autorita’ giudiziaria
il titolare del negozio, residente a San Cataldo ma nato a Shanghai.

I Carabinieri hanno inviato la notizia di reato alla Procura della
Repubblica di Caltanissetta perche’ sia aperto un procedimento penale a
carico del titolare del negozio per il reato di detenzione di specie
protette ai sensi della legge sulla caccia n.157 del 1992, che prevede
sanzioni quali l’arresto fino ad un anno e l’ammenda fino a 1.549,00 euro.
”Ieri mattina avevamo notato in corso Vittorio Emanuele un insolito
concentramento di passanti che si fermavano presso il negozio di prodotti
cinesi, davanti al quale era posta sul marciapiede una gabbia piena di
cardellini – spiega Ennio Bonfanti, responsabile LAV -; alcuni passanti si
fermavano per guardarli e per conoscere il prezzo dei poveri uccelli che si
dibattevano nel tentativo di scappare. Osservando la scena, abbiamo poi
constatato che la gabbia era stata trasferita dentro l’esercizio
commerciale, seminascosta da scatole di scarpe. Cosi’ abbiamo allertato i
Carabinieri – conclude Bonfanti – concordano un intervento nello stesso
pomeriggio”.

Secondo la LAV la cattura e la vendita di uccelli selvatici e’, purtroppo,
una pratica diffusissima in tutta la Sicilia ma nel Nisseno si sta rivelando
una vera piaga. E’ noto che questo produce un giro d’affari di notevoli
dimensioni: un ”buon esemplare” di cardellino puo’ arrivare a costare
anche centinaia di euro. Già negli scorsi anni i Carabinieri della Compagnia
di Caltanissetta e gli esperti della LAV, in stretta collaborazione, avevano
scoperto un vero e proprio ”racket” dei cardellini con diversi blitz e la
denuncia di diversi uccellatori. Per bloccare questo lucroso quanto crudele
commercio, la LAV invita la cittadinanza a non acquistare cardellini od
altri uccelli selvatici, che la legge qualifica come ”patrimonio
indisponibile dello Stato”, ed incoraggia a segnalare casi di vendita o
detenzione di uccelli protetti alle Forze dell’Ordine o al numero della
segreteria telefonica della LAV 178.2256188 (attivo h24) oppure via email
all’indirizzo [email protected]

17.07.2008

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Ufficio Stampa LAV : 06.4461326
www.lavsicilia.it – www.lav.it

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