L’indagine di Immobiliare.it su come varia la percezione degli Italiani del mercato immobiliare italiano registra, nel terzo trimestre 2012, una situazione di perplessità su tutto il territorio.
La percentuale degli italiani che pensano questo non sia il momento migliore per vendere casa cala leggermente rispetto a tre mesi fa, ma resta comunque alta: il 72% del campione intervistato preferisce tenersi stretto ciò che possiede, temendo di dover svendere pur di chiudere le trattative. Al contempo, torna ai livelli più bassi mai registrati dall’inizio delle rilevazioni la propensione all’acquisto: solo il 45% degli italiani intervistati pensano che sia un buon momento per comprare casa. Il breve salto oltre il 50% registrato a luglio è stato, quindi, solo momentaneo.
«Lo scenario particolarmente critico in cui gli operatori del settore sono costretti a muoversi, tra contrazione dei volumi delle compravendite immobiliari e difficoltà conclamate per l’ottenimento di un mutuo – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it – condiziona anche la percezione dei cittadini, che reagiscono con l’attendismo.»
Effettivamente, il dato che raccoglie la crescita più elevata è la percentuale di chi pensa che nel prossimo anno ci saranno tempi migliori per acquistare casa: in tre mesi la percentuale passa dal 21% al 35%. Cala solo di un punto percentuale, infine, la percentuale dei pessimisti, che ritengono questo sia un brutto momento per investire nel mattone: passiamo dal 16% di luglio ad un 15%, che conferma un trend in discesa da diverse rilevazioni.
I dati evidenziati emergono dall’analisi dell’indice di fiducia dei consumatori di Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it/casa/informazioni/indice-fiducia-consumatori.php): strumento creato per monitorare come si modifichi nel tempo la percezione degli Italiani riguardo all’andamento del mercato immobiliare. Il sentiment del Paese è ricavato dalle risposte di oltre 60.000 utenti che hanno mostrato interesse nei confronti del tema immobiliare, avendo (nei tre mesi precedenti la rilevazione) pubblicato un annuncio immobiliare o effettuato una ricerca di casa.
Il dato che mostra l’inasprimento maggiore è quello connesso all’andamento dei prezzi nel mercato immobiliare. Se nella rilevazione di luglio la percentuale di italiani che prevedeva una diminuzione dei prezzi di vendita delle case era al 51% (già in crescita rispetto ad aprile, in cui era al 39%) l’ultima indagine continua a spostare l’asticella più in alto: per il 67% degli italiani, nei prossimi dodici mesi, i prezzi scenderanno e comprare casa costerà di meno. Scende, parallelamente, la quota di chi ipotizza una stabilità dei costi: è al 23,7%, mentre superava il 31% tre mesi fa ed era al 35% sei mesi fa. Davvero minoritaria, infine, la posizione di chi è convinto di un incremento dei prezzi di vendita: questo segmento non rappresenta più del 7% del campione.
Le differenze regionali
Interessante è verificare come cambino comportamenti e percezioni in base alla regione italiana d’appartenenza. Se l’ultima rilevazione vedeva lo scettro dell’ottimismo in mano a Lombardia e Toscana, adesso è la Puglia la Regione in cui il sentiment è migliore: la regione arriva al 54,6%, seguita dal Piemonte con il 53,5% di ottimisti. Da notare che queste sono le uniche regioni in cui la percentuale supera il 50%, tutte le altre restano attorno al 40%, con picchi negativi in Campania (36,8%) e nelle Marche (37,1%). I più restii all’idea di vendere sono i cittadini del Friuli Venezia Giulia (78,1%) e i Siciliani (75,7%), mentre i Lucani (62,1%) e gli Abruzzesi (63,3%) si trovano alla base della classifica.
«Analizzando più nel dettaglio le ragioni per cui si valuta sia un buon momento per comprare – continua Giordano – è emerso in maniera chiara come questa opinione sia legata alla consapevolezza che, data la difficoltà del momento, sia possibile trovare occasioni dettate dalla necessità del venditore di realizzare.»
Di seguito le classifiche delle Regioni in merito all’opportunità di vendere ed acquistare casa, secondo la rilevazione del terzo trimestre del 2012:
è un buon momento per comprare
Puglia
54,6%
Piemonte
53,5%
Basilicata
48,3%
Sardegna
48,0%
Lombardia
47,2%
Abruzzo
46,7%
Friuli Venezia Giulia
46,6%
Veneto
46,2%
Toscana
45,7%
Emilia Romagna
45,0%
Liguria
43,8%
Sicilia
42,2%
Umbria
42,1%
Lazio
41,8%
Trentino
40,5%
Calabria
40,0%
Marche
37,1%
Campania
36,8%
Valle d’Aosta
n.d.
Molise
n.d.
non è un buon momento per vendere
Friuli Venezia Giulia
78,1%
Sicilia
75,7%
Piemonte
74,7%
Puglia
73,8%
Liguria
72,8%
Lazio
72,7%
Lombardia
72,6%
Toscana
72,1%
Trentino
71,9%
Veneto
71,7%
Emilia Romagna
71,0%
Campania
68,6%
Umbria
68,4%
Sardegna
68,0%
Marche
67,1%
Calabria
66,7%
Abruzzo
63,3%
Basilicata
62,1%
Valle d’Aosta
n.d.
Molise
n.d.