Il Natale è passato, per fortuna di tutti coloro che detestano la valanga di atmosfera melensa che tipicamente accompagna la festività. Ora però c’è n’è un’altra di data da affrontare: San Valentino.
Sindrome da status su facebook a parte, non è difficile trovare gente che a sentir nominare il 14 febbraio sente arrivare l’orticaria alle stelle, almeno solo per i fini spudoratamente commerciali che la celebrazione degli innamorati assume da qualche decennio a questa parte.
Ebbene sì, c’è chi salterebbe a piè pari il 14 di febbraio, e senza che nessuno ne abbia a male, eviterebbe pure di incontrare chiunque abbia il nome del caro vecchio Valentino di Interamna, l’autentico San Valentino. Cosa vedere, ascoltare, sapere e dove andare dunque per scongiurare il fatidico giorno di metà febbraio? Ecco qui qualche suggerimento:
Dove andare: escludere Parigi è scontatissimo ma anche gli Stati Uniti vanno depennati, visto che sono l’esaltazione ai massimi livelli del San Valentino commerciale – negli Usa si possono addirittura comprare regali anti-San Valentino. Per il mondo maschile: la Lettonia vista la felice composizione demografica – 7 donne per 1 uomo . Per il mondo femminile: Nepal o Tibet dove la composizione demografica si rovescia a favore delle donne, tanto da essere praticata anche la poligamia. Per entrambi gli emisferi: Ibiza, ottima perché ancora più attraente fuori dall’affollato periodo estivo.
Film: evitare filmoni romantici di cui sicuramente sarà pieno il palinsesto televisivo. Il top sarebbe “San Valentino di sangue” datato 2009 e remake de “Il giorno di San Valentino”: il titolo non ha bisogno di delucidazioni. Forse però meglio non esagerare e puntare su un classico da ironia da 14 febbraio: Bridget Jones non la batte nessuno.
Musica: da quanto tempo non ascoltate i blink 182? È il momento di rispolverarli magari con intermezzo di Baustelle.
Da sapere: è dal IV sec. a.C. che si suole dedicare il 14 febbraio all’amore. In epoca romana pagana, infatti, si celebrava la giornata della fertilità in onore del dio Lupercus. Questa festa non era proprio l’esaltazione del romanticismo quanto più della passione, visto che i giovani romani partecipavano a una lotteria dove si estraevano ragazze in età fertile di cui si sarebbero accompagnati per un anno intero proprio al fine di procreare. La Chiesa, però, decise di intervenire sostituendo la celebrazione con il culto del Vescovo Valentino di Interamna: celebrare un amore molto meno lussurioso era, infatti, l’obiettivo del papato proprio con il Vescovo Valentino di Interamna: martirizzato nel 270 a.C da Claudio II poiché si era interposto alla decisione di restituire la giornata della fertilità al popolo e per aver tentato di convertire lo stesso Claudio II. Ancor più, Il Vescovo nel periodo passato in carcere prima dell’esecuzione si narra si sia innamorato della figlia cieca del custode, Asterius, la quale sarebbe tornata a ve0dere proprio grazie a un miracolo del santo.
Questo dunque il motivo per cui Valentino sarebbe il protettore degli innamorati, sebbene a dire la verità, leggendo la sua storia, ci si potrebbe chiedere come mai non sia il protettore degli adulteri: innamorarsi, per un uomo che ha fatto voto di castità, sarà stato veramente uno scandalo al tempo, più di quanto lo sia oggi.
Con buona pace di Cupido, arco e frecce, seguendo qualcuno di questi consigli, potranno rimanere appesi al chiodo! Buona non festa!
La Redazione