Giuliano Ravazzini,Migrazioni a Brera Migrazioni di Microazioni, Milano Orto Botanico di Brera, Via Brera 28 17 Novembre 12 Dicembra 2008

C’è una poetica mite e pacifica, un desiderio semplice e simbolico in questo interessante lavoro che l’artista Ravazzini ripete e affina dal 2006.
In principio l’idea di produrre microprogetti nasce dall’esigenza di realizzare istantaneamente opere d’arte di varia natura, in modo semplice e diretto, successivamente il progetto diventa soprattutto di carattere relazionale e via via contribuiscono altri artisti apportando diverse competenze.
Migrazioni di Microazioni, è una idea non del tutto ragionata che parte dal subconscio di Ravazzini, il quale possiede quella strana capacità visionaria di generare idee in quel luogo misterioso e oscuro che è la sua mente.
E’ un atto sovversivo iniziale che produce la scintilla, un rifiuto del pensiero lineare, solo così il processo creativo non logico è spiazzante e convincente.
Ravazzini pratica l’imprevedibilità, i suoi processi creativi sfuggono totalmente alle leggi deterministiche. Egli possiede gli strumenti per creare dal nulla, afferra velocemente quei prodotti creativi che la sua mente dispiega autonomamente.
Solo in seguito interviene la ragione, il desiderio di comunicare e rappresentare in modo logico senza escludere componenti emozionali, ogni ambiguità rappresentativa è esclusa dal processo.La razionalità e l’esattezza esecutiva diventano obiettivo primario.

Ilario Baudanza

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