I 3 segreti della SEO che ogni imprenditore dovrebbe conoscere

Il posizionamento sui motori di ricerca o SEO è senza ombra di dubbio uno degli strumenti di marketing più “fraintesi”, ma anche un mezzo dal potenziale altissimo e ricco di segreti che ogni bravo imprenditore dovrebbe conoscere per avere risultati sul web.

Oggi gli approcci della SEO ( Search Engine Optimization) sono diversi a seconda dell’azienda e dall’agenzia di web marketing a cui ci si rivolge. Le scuole di pensiero per scalare posizioni nei motori di ricerca, per quanto diverse tra loro, devono convergere sui “dettami” che Google impone per avere una credibilità sul web. Per le agenzie seo, è invece fondamentale attuare best practices che siano all’altezza della situazione e che siano, per usare un “gergo” giornalistico, “sempre sul pezzo” e forse anche one step ahead.

La presenza online delle aziende, in base alle ultime statistiche, tende a crescere anno dopo anno e l’81% di queste ritiene, ad esempio, che il “blogging”, ovvero l’avere un blog aziendale aggiornato ed interessante, possa dare dei frutti. Se il blogging rappresenta una strategia seo molto importante in un piano di marketing, le statistiche registrano un + 450% di indicizzazioni delle società che aggiornano un blog aziendale e quindi maggiori possibilità di traghettare potenziali clienti verso il proprio sito.

Nel posizionamento sui motori di ricerca le strategie da mettere in pratica non sono tutte uguali e si relazionano al tipo di impresa che si gestisce. Un imprenditore nel campo delle PMI, ad esempio, deve quindi conoscere i segreti della SEO per aumentare il suo business online, partendo dalla natura stessa della sua attività sul web. Prima di tutto, dovrà comprendere se il suo sito debba avere un valore in termini di “reputazione”, oppure il suo scopo sia quello di generare profitti con un preciso piano di marketing. Questo vale soprattutto per i siti di e-commerce il cui obiettivo è quello di guidare il più possibile il traffico al loro sito web.

Un esempio può essere dato da un sito che si vede arrivare una massiccia utenza per una data parola chiave o frase chiave, che però, nonostante l’audience in crescita, non registra, se non raramente, alcuna conversione o vendita. La strategia seo da attuare, in questo caso, è quella di ottimizzare il sito web per una parola chiave diversa, inquadrata in un piano di web marketing più profilato.

La SEO non è una strategia a breve termine. Non si può pensare di fare SEO o incaricare un’agenzia che lo faccia pretendendo risultati immediati. Il posizionamento motori di ricerca è infatti una strategia a lungo termine che punta a risultati organici stabili. Non si tratta solo di scalare posizioni nei motori di ricerca, si tratta di creare un business on line che parta da un vero e proprio progetto web, in cui ogni elemento deve avere la giusta collocazione e deve essere in equilibrio con tutte le componenti del progetto. Si tratta di avere una visione d’insieme molto ampia e targettizzata.

Segreto n.1

Il primo segreto che un imprenditore avveduto deve conoscere è quello di traghettare, attraverso gli strumenti della SEO, gli utenti ideali e quindi gli utenti giusti al proprio sito. Gli strumenti che il web marketing oggi offre servono esattamente a questo e non si limitano a mettere in pratica delle ottimizzazioni onsite( codice, testi, immagini, ecc), ma mirano a portare avanti un vero e proprio piano di comunicazione e marketing che sia cucito su misura per ogni azienda e che si porti dietro il mondo dei social media, il responsive design del sito, quindi la sua usabilità per l’utente, su tutti i dispositivi digitali.

I tassi di conversione elevati si ottengono, quindi, quando un imprenditore riesce a fare arrivare le persone giuste al proprio sito: quando la gente trova un’azienda tramite Google il tasso di conversione può arrivare anche al 70%.

Bisogna mettersi in testa, quindi, che lo sviluppo di un sito web e di una strategia seo ad esso collegata è un progetto ad ampio raggio. L’aggiornamento costante dei mezzi e delle tecniche per fare SEO, seguendo Google, i suoi algoritmi e le sue best Practices, è fondamentale per non perdere la corsa.

Segreto n.2

Un altro segreto è quello di pensare al mondo del web come ad una specie di classifica, come può capitare in una chart sportiva. Ai primi posti ci sono i vincitori, quelli che hanno saputo “giocare” le proprie carte al meglio, facendo arrivare ciò che offrono nel loro sito all’utenza giusta, senza dispersioni. Il consiglio è quindi di fare tutto ciò che serve senza però infrangere alcuna regola, per non essere penalizzati, in primis, da Google e quindi dai visitatori e potenziali clienti del proprio sito web.

La prima cosa che si guarda, nell’ottimizzazione di un sito web è il codice. Ovvero quello che c’è sotto al sito, la sua architettura informativa, fatta di istruzioni di vario tipo. L’ottimizzazione avviene mediante l’uso delle parole chiave pertinenti al sito, attraverso i tag , che servono a descrivere i contenuti in esso presenti. In questo ambito meglio aprire subito una parentesi importante: non esistono scorciatoie, l’unica carta vincente è la qualità dei contenuti inseriti nel sito e il loro aggiornamento costante.

Il lavoro di un esperto SEO si può paragonare a quello di una persona che cerca di spiegare un sito web ad un cieco, ottimizzando il codice ed il sito affinché sia il più chiaro possibile e soprattutto diretto espressamente ad una certa utenza. Il sito deve essere ottimizzato da cima a fondo: immagini, testi, frase per frase, parola per parola a seconda delle parole chiave pertinenti. Il pericolo, a questo punto è dietro l’angolo e si chiama strafare con la SEO. Infatti, un eccesso di ottimizzazione produce risultati opposti. E’ quel che si chiama “ossessione della Seo”.

I metodi con cui oggi Google valuta i siti web sono sempre più severi e sofisticati, quindi non conviene distanziarsi da quella che è la valutazione base che un imprenditore deve fare: migliorare in tutto e per tutto l’esperienza dell’utente nei confronti del sito per potenziare di conseguenza il “rango” del website. Gli utenti sono spinti a vistare a restare su siti:

· Interessanti

· Attraenti

· Che si caricano velocemente

· Che si possono visitare da tutti i dispositivi digitali

In sostanza, gli utenti sono spinti a vistare a restare su siti web che non deludono le loro aspettative ma che, anzi, diventano un vero e proprio plus rispetto all’esperienza fisica della visita ad un negozio o una qualsiasi attività commerciale o legata ad un altro settore. Che si voglia puntare sulla web reputation o sull’incremento delle vendite, il risultato non cambia: essere sul web non può produrre risultati se questo non è collegato ad una strategia di web marketing profilata.

Tra i segreti SEO che ogni business man dovrebbe sapere non c’è solo l’ottimizzazione onsite( fatta in loco), ma altrettanto importante è la SEO offsite, ovvero tutto ciò che gravita intorno al website per ottenere ad esempio collegamenti giusti. Oggi però, ad essere presi in considerazione sono soltanto i link a siti attendibili e con contenuti credibili. Bisogna pensare al proprio sito web come ad un grande cartellone pubblicitario ed ottenere link inbound solo alla pagine migliori, le più ricche di informazioni e contenuti profilati. Lo scopo è quello di aumentare l’impronta della propria attività su Google.

Segreto n.3

Un altro segreto è senza dubbio l’anzianità del nome a dominio del proprio sito. In genere Google si fida di più dei domini vecchi e li ritiene più autorevoli di quelli nuovi. In sostanza, da più tempo è online il sito, maggiore sarà la propria reputazione per Google. A questo punto è importante investire nella SEO per individuare le strategie giuste per aumentare la visibilità on line ma soprattutto per confermare ed accrescere la “fiducia” accreditata da Google al sito, quando ha anzianità di permanenza sul web.

L’approccio alla consulenza SEO, in questi casi, diventa fondamentale, considerando che in genere una prima “diagnosi” viene fatta gratuitamente. E’ quindi necessario investire nella SEO una parte del budget del sito, che serva a tenerlo ben sveglio sul web: ricettivo e funzionale, non un semplice sito web che nessuno conosce e nessuno visita, a meno che non si sappia la sua url precisa.

Tra tanti competitor, il mondo del web può rappresentare una vera e propria sfida ed anzi lo è a tutti gli effetti. Se vogliamo vincere la sfida dobbiamo mettere in atto strategie di marketing precise che abbracciano tecniche di indicizzazione ed ottimizzazione on site ed offsite.

Ecco quindi, come riportato anche dal magazine Forbes.com, 5 consigli utili per le PMI per garantirsi “un posto al sole” nel mare magnum del web:

1. I contenuti non vanno scritti per Google ma per gli utenti. Dobbiamo metterci nei loro “panni” e capire le loro dinamiche di ricerca e di navigazione. Quando gli utenti web arrivano nostro sito devono trovare quello che cercano. Per sapere cosa scrivere, o ci si affida a web copywriter esperti anche nella SEO, oppure è opportuno farsi un giro per forum, blog, e social media per reperire le necessarie informazioni.

2. Mettere a fuoco le parole chiave giuste. Le parole chiave giuste non sono quelle che hanno più volume di ricerca mensile o comunque non è detto che lo siano per il proprio business. Prima di tutto è importante conoscere il proprio target di riferimento, scoprendo nello specifico quali sono le parole più usate per trovare sul web i propri servizi o prodotti. Fare un sondaggio o fare elaborare delle statistiche da marketer esperti, potrebbe essere utile a questo scopo. Capire, inoltre, quali siano le keyword più usate( attinenti alla vostro core business) in una campagna pay per click potrebbe essere utilissimo e far risparmiare settimane di lavoro.

3. Non avere fretta. Non bisogna spettarsi risultati immediati ma avere una mentalità lungimirante, che preveda la possibilità di avere risultati stabili ma a lungo termine. La lentezza e la costanza sono strumenti vincenti, spesso, perché non forzano nessun meccanismo ma lo seguono in maniera naturale, guadagnando fiducia e autorevolezza attraverso la qualità. Costruendo pezzo per pezzo uno strumento online utile per la comunità, anche promuovendo eventi e puntando sui contenuti e sulla comunicazione.

4. Assicurarsi che il sito sia privo di problematiche tecniche. Un sito che non funziona bene, è un sito che invece di guadagnare posizioni le può perdere tutte e in una sola volta. Quando un utente visita un sito in cui non funzionano i link o le pagine faticando a caricarsi, scappa via per non tornare mai più. Nel posizionamento sui motori di ricerca sono fondamentali l’avere un codice del sito pulito e senza errori e un server di hosting affidabile. Google legge ogni pagina del sito web, quindi prima di pubblicare è necessario fare un debug approfondito sopra-sotto( contenuti on site e Beyond site) e creare un account collegato con gli strumenti per i Webmaster di Google, grazie al quale è possibile monitorare tutte le problematiche del sito e le eventuali sanzioni.

5. Ottenere diversi link da siti attendibili. I collegamenti nel web sono di vitale importanza nel posizionamento sui motori di ricerca, soprattutto per Google. Quello che in genere può essere utile non è la quantità di collegamenti ma la qualità, cosa che vale sia per un sito di nuova creazione che per uno più “anziano”. Focalizzarsi ad esempio di settimana in settimana su link provenienti da directory, social media, blog e così via può essere molto utile e rappresentare a lungo termine una strategia vincente, soprattutto per le keyword e le frasi meno competitive.

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