A supporto dell’aumentato interesse nei confronti delle biotecnologie riportiamo le considerazioni emerse dal progetto Biotec, intrapreso dalla Fondazione Bruno Kessler con il Centro Trasferimento Tecnologico dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Le prove di combustione, effettuate con caldaie a biomassa medio-piccole hanno mostrato che i fumi di combustione hanno modesti limiti di inquinamento, largamente al di sotto del massimo consentito. Le biomasse utilizzate sono state quelle agroforestali, combustibile a prezzi contenuti derivato da residui agricoli come gli scarti della vite (sarmenti potati). Questo conferma come le biomasse forestali siano una fonte di riscaldamento efficace ed efficiente tale da poter essere utilizzate anche in grandi centrali di teleriscaldamento, nel totale rispetto dell’ambiente.
Criticità? Gli studiosi affermano che le biomasse possono non essere adatte per quelle caldaie, specialmente le più piccole, sprovviste di un sistema di filtraggio fumi. Lo studio continuerà nei test di laboratorio in cui verranno monitorate e ottimizzate le condizioni di combustione diretta della biomassa.
In ultima, segnaliamo che nell’ambito del Solarexpo previsto dal 4 al 6 Maggio 2011 alla fiera di Verona, un intero padiglione verrà dedicato al Bioenergy Expo, con esposizioni di modelli e tecnologie legate alle biomasse nei sistemi di riscaldamento e gassificazione o nei sistemi ibridi tra biomasse e solare.
Questo è un segno della crescente attenzione verso tutte le biomasse, non solo legna e pellets.
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