In crescita lo spionaggio industriale, secondo i dati di Recovery Labs

Secondo Recovery Labs (http://www.recoverylabs.it), società leader nello sviluppo e commercializzazione di programmi e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e perizia informatica, rispetto all’anno passato è aumentato sensibilmente il numero di richieste di perizia informatica per indagare possibili fughe intenzionali d’informazioni.

Si tratta del dato più appariscente se si paragonano i motivi di richiesta di perizia informatica rispetto all’anno passato: infatti, lo spionaggio industriale aumenta del 17% diventando il secondo motivo più comune con un 20%, preceduto solo dal sabotaggio informatico che scende dal 60% al 48,75%.

Secondo Giuseppe D’Annunzio di Recovery Labs, “Il fatto che le perizie informatiche più richieste siano direttamente collegate alla perdita di dati critici per le aziende, contrasta con la cresciente preoccupazione delle grandi società per proteggere le loro informazioni.” Infatti, nonostante misure di sicurezza e di protezione via via più efficaci, i dipendenti sleali costituiscono uno dei principali rischi per le informazioni dell’azienda. Casi di sabotaggio come quello di un impiegato che per causare il maggior danno possibile elimina tutti i dati dal computer prima di abbandonare l’azienda, oppure casi di spionaggio industriale come quello di un lavoratore che invia informazioni confidenziali ad una società concorrente, rappresentano chiaramente una minaccia per la continuità dell’azienda.

Per aiutare quest’ultime a proteggere le loro informazioni, Recovery Labs raccomanda di adottare politiche di sicurezza e utilizzare soluzioni tecnologiche che favoriscano l’applicazione di tali politiche in modo da arginare, nella misura possibile, la fuga di informazioni confidenziali.

Diversi sono i consigli che offre Recovery Labs per evitare la fuga di dati:

– Bloccare le porte USB dei computer dei lavoratori: un amministratore può disabilitare le porte usb attraverso la BIOS o nel sistema
– Se bloccare le porte usb può apparire una misura troppo drastica, si possono installare programmi che controllino l’uso delle porte di connessione, differenziando per utente, dispositivo ecc…
– Stabilire permessi speciali di accesso, lettura o modifica per quei documenti che contengono informazioni confidenziali.
– Utilizzare software per criptare i file che si vuole proteggere

Se queste misure di sicurezza non sono sufficienti e la fuga d’informazioni si produce ugualmente, è necessario dimostrarlo di fronte ad un Tribunale di Giustizia, presso il quale è necessaria ed imprescindibile la partecipazione e testimonianza di un perito informatico. Un accurato processo di Perizia Informatica garantisce la sicurezza, l’autenticità e la catena di custodia della prova, a partire dal momento della sua acquisizione sino alla presentazione di fronte al Tribunale. Per ulteriori informazioni, consultare la pagina http://www.recoverylabs.it

Recovery Labs

Fondata nel 1999, Recovery Labs (www.recoverylabs.it) è un’azienda specializzata nello sviluppo di applicazioni e servizi di recupero dati informatici, cancellazione sicura e perizia informatica. La Recovery Labs ha ottenuto la certificazione di qualità del Sistema di Gestione di Qualità ISO 9001:2000 per i suoi servizi.

Per ulteriori informazioni:

Giuseppe D’Annunzio
Country Manager

Recovery Labs
Tel: 02 72 54 64 72

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