L’accordo tra gli industriali Pizzoli e Andalini ha avviato il “tavolo permanente del glocalismo” all’interno del progetto Glocal Excellence

A Cento, in provincia di Ferrara, dove ha sede il pastificio Andalini, si sono incontrati a fine novembre il titolare Massimo Andalini e Ennio Pizzoli, titolare dell’omonima impresa produttrice di patate, per un’iniziativa ‘glocal’ promossa e organizzata da Adriano Facchini, esperto di marketing territoriale e da Glocal Excellence. Quest’ultima è l’organizzazione di cui fanno parte Adriano Facchini e Paolo Bruni, Presidente di COGECA con il supporto di Fabrizio Bellavista, esperto di New Media e vice presidente del Premio Cultura di Rete, che, oltre ad organizzare convegni sul tema del localismo e promuovere attività di cultura del settore, gestisce il Glocal Excellence Award (premio nato con l’obiettivo di premiare le eccellenze che coniugano la visione globale con le applicazioni locali).

I due imprenditori Massimo Andalini e Ennio Pizzoli si sono accordati per un progetto comune denominato ‘I primi del territorio’. In base ad esso la pasta Andalini verrà presentata insieme agli gnocchi di Pizzoli ed entrambe stanno pensando ad una partecipazione comune alle fiere europee. Andalini e Pizzoli sono uno dei fiori all’occhiello della piccola impresa italiana nel settore della pasta; la prima, nata nel 1956, ha sede a Cento ed esporta il 40% della produzione; di recente ha chiuso contratti con il Canada, l’India e la Cina. La seconda, sorta nel 1926 a Budrio (BO), vanta ben 160 dipendenti e ha investito quest’anno 7 milioni di euro in biomasse e depurazione. Entrambe puntano sulla qualità, la serietà e la capacità manageriale per emergere nel mercato globale. Hanno inoltre una storia comune: entrambe sono state testimonial di Sapori senza maschera, la manifestazione a latere del carnevale di Cento e hanno aperto un secondo stabilimento a Canosa di Puglia.

L’iniziativa nata dal loro accordo è all’insegna del glocal che, come intendeva il coniatore del termine, il sociologo Zygmunt Bauman, ha lo scopo di adeguare le realtà locali al panorama della globalizzazione. Il motto è “Think global, act local” ed è proprio quello che intendono fare le aziende Andalini e Pizzoli.

Sostiene Adriano Facchini, organizzatore dell’incontro e grande sostenitore dell’incontro tra Global e Local, “il globale ha già esplicitato i suoi vantaggi e svantaggi, il locale è la grande ricchezza del futuro. Queste due aziende hanno una vocazione ‘alta’, esprimono importanti valori economici e sociali e puntano da sempre sull’innovazione. In sostanza, ricoprono un ruolo di sostegno all’economia e alla ripresa dell’area”. Secondo Adriano Facchini “c’è un’interessante fascia di aziende che sono convinte di poter combattere la concorrenza facendo leva sulle proprie forze, alimentate da valori, persone, risorse professionali, obiettivi condivisi, ottimo e costante rapporto con il territorio e la società”. Un esempio di eccellenza del locale che si apre al globale, “in grado di creare in prima linea progetti che si possono poi sviluppare a livello di economia di scala perchè il locale produce, il globale sviluppa” dice concludendo Facchini.

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