L’e-commerce ubriaca la rete: il vino si vende on-line

L’intervista a Vanni Berna, pioniere del commercio dei vini sul web. Vanni Berna ha 32 anni e ha sempre avuto due grandi passioni: l’enologia e la Roma, nonostante le ascendenze nordiche. Già, perché Vanni è un sommelier professionista dell’Ais e risiede a Mirano, provincia di Venezia;

è direttore commerciale per aziende vinicole ed è proprietario dell’enoteca “Le cantine dei Dogi”, con punto vendita proprio a Mirano.

Dallo scorso gennaio appena, si è buttato lancia in resta nello sconfinato campo, tutto da arare, dell’e-commerce vinicolo.

«Ho compiuto diversi approfondimenti – racconta Vanni. – In Italia in questo settore si è scadenti. La media europea è sul 6-7% di fatturato, con il nostro paese fanalino di coda con lo 0,8%. La Spagna è all’1, la Francia al 4,90, la Germania al 6,90, Inghilterra 9,50 e America 7% (livello media europea)».

Basti pensare che solo il 16% delle persone che navigano on-line acquista; il 10% naviga sui blog, un altro 10% compara i prezzi, sempre il 10% cerca promozioni, il 16% acquista, il 47% fa customer service, il 7% fa altro, il 57% naviga per intrattenimento.

Queste le variabili rilevate per chi vuole vendere on-line: 1. Atteggiamento edonistico;

2. Fiducia e sicurezza (vedere i feedback);

3. Utilità percepita;

4. Influenza sociale;

5. Condizioni facilitanti;

6. Auto-efficacia percepita;

7. Usability;

8. Esperienza pregressa.

Secondo i dati dell’Internet World States, aggiornati al settembre 2009, la percentuale di penetrazione nel web in Italia è fra le più basse d’Europa: 51,7%, contro il 69,3% della Francia e il 65,9% della Germania, per un totale di 23 milioni di visitatori al mese.

L’80% di chi compra on-line va in Google. Le cause di questo disinteresse italiota: diffusione dell’Adsl insufficiente, wireless a singhiozzi, la gente non si fida o si fida molto poco della distribuzione on-line, se a mo’ di San Tommaso non può toccare l’oggetto con le proprie mani.

D’altro canto, di positivo c’è l’exploit di E-bay, primo sito di commercio on-line, sul territorio italiano: 6 milioni le operazioni qui concluse mensilmente.

«Di queste, – continua Vanni Berna – lo 0,13%, circa 46.000 operazioni (dati Nielsen), sono legate al vino. Fra altri 5 anni, saranno il 10% in più in Italia».

Il 60% degli acquisti sono condotti dagli uomini, di questi il 60% è oltre i 35 anni e il 20% occupa ruoli della classe dirigente. Il 73% arriva tramite i motori di ricerca, importantissimi: il 35% digitando direttamente, il 36% è invece distribuito fra gli abituali frequentatori.

Mentre, a oggi, il 69% sono gli insoddisfatti dell’e-commerce: un dato preoccupante, che va limato nel tempo con cura e dedizione. Passando alla statistica dei migliori siti on-line dell’e-commerce del vino, ci fa notare Berna come, nella top 30, i primi 2 siano americani, mentre l’unico italiano, Wineshop.it, è in diciottesima posizione.

«Il 68% di noi competitors dell’e-commerce – conclude l’imprenditore veneziano – spinge il proprio concept con le parole chiave, tramite le web agency, il 39% si concentra invece sulla comparazione di prezzi con concorrenti, il 14% sui motori di ricerca, di cui il 16% punta sul back-office, il 25% investe sulla praticità dell’home page».

Tirando le somme, il fatturato del vino venduto on-line è di 3,6 miliardi di euro: un’enormità. Ciò significa che il 3% avviene tramite canale telematico: in 5 anni è previsto che raddoppierà, al 6%.

Per informazioni sull’attività di Vanni Berna e della sua cantina, consultare il sito Enoteca online Le Cantine Dei Dogi p prendere contatti tramite e-mai [email protected]

Federico Ligotti

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