L’eco-architettura sta diventando un imperativo, tuttavia appare evidente che una casa “ecologica” non sarà mai naturale al cento per cento. Sicuramente, però, è possibile fare un uso intelligente e razionale dei materiali a disposizione del costruire contemporaneo e scegliere quelli più sani e meno nocivi per l’uomo e per l’ambiente. I pavimenti e rivestimenti di Cotto Impruneta sono fra questi e riescono a coniugare la naturalità allo stile e all’eleganza.
Il termine eco-architettura fa pensare a procedimenti articolati, costosi e difficili, tuttavia a volte una scelta a servizio della natura non è poi cosi complicata. I pavimenti e rivestimenti di Cotto Impruneta sono realizzati con argilla Galestro purissima e acqua senza che si renda necessaria l’aggiunta di alcun materiale, questo consente di poter certificare il cotto come un materiale edile naturale ed inerte, oltre ovviamente a conferire al prodotto finito una resistenza all’usura e una durevolezza senza pari. Il cotto è uno dei pochissimi prodotti ad acquisire ancora maggior fascino e pregio con il trascorrere degli anni.
Un aspetto molto importante, ma che a volte viene trascurato, quando si parla di cotto in edilizia è che questo tipo di materiale da costruzione è fra quelli a minore emissione di radon. Il Radon è un isotopo dell’Uranio, incolore e inodore, presente in natura ma che al di sopra di certi livelli risulta molto nocivo per la salute dell’uomo.
Qualsiasi materiale di origine naturale, ad esempio il granito, il tufo, il porfido, il basalto, i cementi ne presenta tracce che vengono continuamente rilasciate nell’ambiente in cui vengono utilizzati, per questo diventa sempre più fondamentale la scelta di rivestimenti biocompatibili come il cotto, un amico per la casa e per la salute.
Cotto Impruneta contribuisce alla costruzione di case sane che consentono di tutelare il benessere e la salute di chi le vive quotidianamente. Infatti anche per la per la posa in opera e la manutenzione non ha bisogno di trattamenti chimici che potrebbero rivelarsi nocivi per l’intero l’ecosistema.