Marocchino giù da recinzione del Cie di Ponte Galeria, Tortosa perplesso

Il vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori: “Gesto che deve farci riflettere su alcuni aspetti inquietanti della nostra società che devono necessariamente cambiare”

Roma – “La decisione del cittadino marocchino di volersi togliere la vita mette in evidenza sia il disagio di un uomo che teme di tornare in patria per via della miseria, sia l’indifferenza con cui alcune istituzioni trattano queste situazioni. La nostra società sta indossando una maschera di insensibilità che deve essere calata al più presto”. Così il vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori, Oscar Tortosa, ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà al cittadino marocchino, su cui pende un decreto di espulsione, che ha tentato il suicidio gettandosi dai cancelli del Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria. In passato l’uomo aveva ribadito più volte di voler compiere il gesto, ma la struttura psichiatrica dove era in cura l’aveva dimesso senza particolari prescrizioni. Attualmente sono ancora in corso accertamenti sul suo stato di salute.

“Se questi gesti sono dettati dalla disperazione estrema di un uomo che ha perso la sua dignità per via delle condizioni in cui versa, ben presto ne dovranno fare i conti anche i cittadini italiani – sottolinea l’esponente del partito guidato da Antonio Di Pietro –. Un paese in cui le esportazioni diminuiscono anno dopo anno, dove si permette che un polo industriale come quello di Prato vada in malora a favore dell’apertura di esercizi commerciali cinesi, lasciando a casa migliaia e migliaia di persone senza lavoro, è un paese che non sa offrire ai propri cittadini un futuro. Per questo motivo chiedo a chi ci governa – conclude Tortosa – di smettere di fare falsi proclami sulla ripresa economica del Paese, mostrando l’Italia agli occhi degli stranieri come una terra promessa”.

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