Si è tenuto ieri l’evento organizzato dal Pdl per appoggiare i propri candidati alle prossime elezioni amministrative ed europee. La cena ha visto il seguito di centinaia di persone, che hanno accolto con entusiasmo gli interventi dei candidati alle europee Stefano Zappalà e Alfredo Pallone. Tra i presenti anche il candidato sindaco della città eretina Antonino Gatto, che non ha lesinato risposte pungenti al rivale del Pd: “Nelle ultime settimane sono stato accusato di non essere un politico. In effetti è vero, ma questo tendo a considerarlo un pregio perché mi permette di vedere le cose sotto un diverso punto di vista. L’ospedale è stato il grilletto che ha fatto scattare in me la voglia di candidarmi – spiega il primario chirurgo – ma dal giorno in cui ho preso questa decisione il mio entusiasmo è notevolmente aumentato, soprattutto quando ho cominciato a essere fermato da gente di sinistra che voterà per me, o da persone che tendenzialmente non hanno mai votato e che torneranno ai seggi soltanto per appoggiarmi”.
Il professore ha colto l’occasione per fare delle precisazioni circa gli attacchi strumentali che il suo rivale sta operando in questi giorni: “I volantini che sono stati fatti circolare nelle ultime ore sono vergognosi. Con essi – spiega Gatto – si tenta di dire che non mi sono mai lamentato con Storace riguardo all’ospedale quando questi era il presidente della Regione Lazio. Questa è una menzogna, perché proprio in quel periodo sono stato tentato di andarmene dall’ospedale e proprio allora ho fondato l’associazione “Amici dell’ospedale” per ovviare a una situazione disastrosa. So che gli attacchi personali alla mia persona e al mio staff nelle prossime settimane aumenteranno – ammette il candidato sindaco delle liste civiche –, ma essi serviranno solo ad accrescere la mia rabbia e la mia voglia di cambiare la città. Fino a pochi giorni fa tendevo a ricondurre l’immaturità politica del mio avversario alla sua età anagrafica. Poi mi sono fermato a pensare che io a 28 anni ero già chirurgo in ospedale e padre di un figlio. Lui invece a 28 anni è un precario, che, come ammette lui stesso, nella vita vuole fare il politico. Questo per me non è un pregio, perché una persona deve vivere del proprio lavoro e non della poltrona da sindaco”.
Soddisfatto di questi primi giorni di campagna elettorale il coordinatore del Pdl Donato D’Angelo: “Ci troviamo per la prima volta nella concreta possibilità di vincere. Abbiamo un candidato sindaco molto stimato che viene dalla società civile e i risultati che stiamo vedendo sono straordinari. La città vuole un cambiamento netto e la risposta finora è stata fortissima. Tra l’altro – aggiunge D’Angelo –, alcuni dei nostri candidati provengono da una cultura di sinistra, il che fa capire quanto l’attuale amministrazione abbia deluso anche fasce di persone ideologicamente vicine alla sua sfera”.
Alla cena erano presenti anche i candidati alle europee Stefano Zappalà, ex sindaco di Pomezia e deputato del Parlamento europeo, e Alfredo Pallone, coordinatore regionale del Pdl per la Regione Lazio.
“Il Pdl – spiega Zappalà –, a livello nazionale si attesta su valori intorno al 45%, mentre il Pd si avvicina in discesa sempre di più al 20%. Gran parte della vostra campagna elettorale è concentrata sulla sanità e quindi un buon risultato a Monterotondo nelle prossime elezioni amministrative potrebbe essere il preludio alla futura conquista della Regione Lazio”.
Preoccupato di eventuali ritorsioni Alfredo Pallone, che dichiara: “A Monterotondo il Pdl ha scelto di appoggiare un galantuomo che risponde al nome di Antonino Gatto. Io vigilerò affinché non ci siano ricatti ai medici dell’ospedale di Monterotondo che intendono votarlo”.