L’ oro è da sempre simbolo di ricchezza, di durevolezza grazie alle sue caratteristiche; la data della scoperta dell’ oro è di diffcile indicazione ma sicuramente antichissima, rappresentò una rivoluzione nella civiltà e nei costumi.Nel Mediterraneo si acquisirono e svilupparono ben presto le tecniche di lavorazione del metallo.Ai tempi di Omero era consuetudine consacrarlo agli dei;i romani avevano lingotti d’oro e d’argento ma fu soprattutto ai tempi di Alessandro Magno che l’oro arrivò in grandi quantità in Occidente facendo dell’Oriente un territorio estremamente ricco.Al tempo degli Etruschi si utilizzava l’oro nelle sepolture dei corpi come corredo e nell’arredamento domestico come emblema del lusso nei tessuti, nei mobili e nei gioielli.Simbolo di abbondanza terrena e idolatria, come il vitello d’oro di Aronne oppure rappresentante stesso della divinità, essendo eterno.L’oro dei magi è il dono a Gesù e ne rappresenta la regalità ed è anche simbolo di purezza in quanto più è lavorato, più luccica e splende. La collana viene indossata al collo ed è uno degli ornamenti più antichi;nei principi, monarchi e condottieri era segno di potere e in epoca ellenistica e romana in oro gemmato diviene oggetto propriamente femminile.Isidoro di Siviglia dice che la collana, in latino munus, dono sottolinea che è un regalo del marito alla sua donna.Essa scompare in epoca barbarica e riappare in epoca tardogotica.Nel Rinascimento è molto ricca ed elaborata da smalti ed ornamenti in oro, usata sia da uomini che da donne;se realizzata con solo in perle è esclusivamente femminile.Nell’Ottocento si ritornerà ad uno schema etrusco ed ellenistico della collana accanto al collier di brillanti settecentesco.Successo che durerà fino al Novecento.