La forza simbolica delle pietre
Le pietre preziose sono per loro essenza sinonimo di forza e di purezza, possiedono virtù benefiche e, secondo alcune tradizioni, possiederebbero addirittura proprietà magiche.
In numerosi avvenimenti storici e secondo alcune correnti culturali, infatti, le pietre preziose e i gioielli sono stati protagonisti: secondo i sostenitori della Cristalloterapia, ad esempio, ogni cristallo e pietra preziosa sarebbe dotato di un campo energetico proprio e sarebbe in grado di portare equilibrio e armonia nel corpo umano. Anche la tradizione alchemica è ricca di racconti che narrano della trasmutazione della materia volgare in pietra preziosa (fantastica e avvolta nel mistero, a questo riguardo, è la figura del Conte di San Germain), a conferma del fatto che le pietre preziose e di conseguenza i gioielli hanno sempre esercitato un’influenza magica nella storia dell’uomo.
In Oriente le proprietà delle pietre sono sempre state studiate: la tradizione indiana conferisce loro poteri eccezionali e attribuisce ad alcune di esse il riferimento ai sette centri energetici più importanti del corpo umano, denominati chakra.
La tradizione astrologica elabora anch’essa un gemellaggio tra segni e pietre preziose e nella poesia trobadorica gli Gnostici, pietre preziose e specchi, vengono considerati vie verso la conoscenza del mistero femminile.
I gioielli ci parlano anche della nostra Storia
Per conoscere da vicino splendidi diademi e gioielli nostrani – in particolare i Gioielli Reali della Corte Sabauda – occorre visitare entro il 10 gennaio 2010 l’esposizione alla Reggia di Venaria. La mostra “Diademi e Gioielli Reali – Capolavori dell’arte orafa italiana per la Corte Sabauda”, uno straordinario repertorio di arte e bellezza, è allestita presso la Reggia di Venaria Reale, a pochi chilometri da Torino e qui si possono ammirare I gioielli della Corte Sabauda realizzati a partire dall’Ottocento dai migliori orafi italiani. Accanto a questi ultimi sono esposti i gioielli “civili” che la devozione del popolo, dell’aristocrazia e della famiglia reale, donarono nei secoli alla Madonna d’Oropa, il grande santuario sulle montagne di Biella che dominava, fisicamente e spiritualmente, tutto l’alto Piemonte. I più antichi risalgono al Seicento, i più moderni al Novecento. Gli orafi piemontesi, partendo da modelli a loro contemporanei, crearono questi monili per ornare la statua della Madonna, incastonando fede e devozione in giochi delicati di metalli e pietre preziose. Un’occasione per considerare il “gioiello” come testimonial della cultura e del tempo: un “sign of the time” che parla di storia e devozione religiosa, spingendo l’attenzione del fruitore nelle profondità del passato e della tradizione culturale Sabauda, ancora così determinante nel modo di pensare della piemontesità.
http://www.lavenaria.it/La forza simbolica delle pietre
Le pietre preziose sono per loro essenza sinonimo di forza e di purezza, possiedono virtù benefiche e, secondo alcune tradizioni, possiederebbero addirittura proprietà magiche.
In numerosi avvenimenti storici e secondo alcune correnti culturali, infatti, le pietre preziose e i gioielli sono stati protagonisti: secondo i sostenitori della Cristalloterapia, ad esempio, ogni cristallo e pietra preziosa sarebbe dotato di un campo energetico proprio e sarebbe in grado di portare equilibrio e armonia nel corpo umano. Anche la tradizione alchemica è ricca di racconti che narrano della trasmutazione della materia volgare in pietra preziosa (fantastica e avvolta nel mistero, a questo riguardo, è la figura del Conte di San Germain), a conferma del fatto che le pietre preziose e di conseguenza i gioielli hanno sempre esercitato un’influenza magica nella storia dell’uomo.
In Oriente le proprietà delle pietre sono sempre state studiate: la tradizione indiana conferisce loro poteri eccezionali e attribuisce ad alcune di esse il riferimento ai sette centri energetici più importanti del corpo umano, denominati chakra.
La tradizione astrologica elabora anch’essa un gemellaggio tra segni e pietre preziose e nella poesia trobadorica gli Gnostici, pietre preziose e specchi, vengono considerati vie verso la conoscenza del mistero femminile.
I gioielli ci parlano anche della nostra Storia
Per conoscere da vicino splendidi diademi e gioielli nostrani – in particolare i Gioielli Reali della Corte Sabauda – occorre visitare entro il 10 gennaio 2010 l’esposizione alla Reggia di Venaria. La mostra “Diademi e Gioielli Reali – Capolavori dell’arte orafa italiana per la Corte Sabauda”, uno straordinario repertorio di arte e bellezza, è allestita presso la Reggia di Venaria Reale, a pochi chilometri da Torino e qui si possono ammirare I gioielli della Corte Sabauda realizzati a partire dall’Ottocento dai migliori orafi italiani. Accanto a questi ultimi sono esposti i gioielli “civili” che la devozione del popolo, dell’aristocrazia e della famiglia reale, donarono nei secoli alla Madonna d’Oropa, il grande santuario sulle montagne di Biella che dominava, fisicamente e spiritualmente, tutto l’alto Piemonte. I più antichi risalgono al Seicento, i più moderni al Novecento. Gli orafi piemontesi, partendo da modelli a loro contemporanei, crearono questi monili per ornare la statua della Madonna, incastonando fede e devozione in giochi delicati di metalli e pietre preziose. Un’occasione per considerare il “gioiello” come testimonial della cultura e del tempo: un “sign of the time” che parla di storia e devozione religiosa, spingendo l’attenzione del fruitore nelle profondità del passato e della tradizione culturale Sabauda, ancora così determinante nel modo di pensare della piemontesità.
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