Il SISTRI introduce la più rilevante modifica delle modalità di documentare la gestione dei rifiuti dell’ultimo decennio.
Una novità che incide sulla quotidiana attività di oltre 500.000 imprese ed enti, se si considera che la produzione, anche occasionale e in piccole quantità, di rifiuti classificati come pericolosi (solo per citare alcuni esempi: oli minerali esausti, stracci sporchi di olio, molte tipologie di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, lampade al neon o a ridotto consumo energetico, pile o accumulatori, batterie al piombo, vernici a base solvente, ecc.) comporta l’obbligo di iscrizione al nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti.
L’iscrizione, inoltre, è prescritta anche per i produttori di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali, da trattamento o depurazione delle acque e da abbattimento delle emissioni in atmosfera.
Infine, è necessario ricordare che anche le imprese o gli enti che non sono tenuti ad iscriversi al SISTRI dovranno fornire una serie di dati ai trasportatori professionali di rifiuti, perché saranno questi ultimi ad immettere i dati nel sistema, sostituendosi ai produttori.
Per i soggetti obbligati che non provvedono all’iscrizione al SISTRI, al versamento del contributo o alla registrazione dei dati nel sistema sono previste pesanti sanzioni amministrative (a regime, nel caso di rifiuti pericolosi, almeno 31mila euro per ciascuna di queste tre violazioni).
Il nuovo sistema, a seguito della proroga introdotta dal decreto ministeriale 22 dicembre 2010, diventerà pienamente operativo dal 1° giugno 2011.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva quadro sui rifiuti (D.Lgs. 205/2010) sono cambiate anche le regole da seguire per assicurare una corretta gestione dei rifiuti.
Il seminario, consente di comprendere:
– quali modifiche alla legislazione sui rifiuti sono state introdotte dal D.Lgs. 205/2010 quali enti e imprese sono tenute ad utilizzare il SISTRI e per quali tipologie di rifiuti,
– come si preannuncia l’esigenza di avviare al recupero o allo smaltimento un rifiuto e con quanto anticipo i dati devono essere immessi nel sistema telematico;
– quali sono e a che cosa servono i dispositivi elettronici che devono essere acquisiti;
– come funziona il software e quali sono i dati che i diversi soggetti coinvolti (produttori di rifiuti, trasportatori, conducenti dei mezzi e gestori di impianti) devono inserire;
– quali sono gli obblighi per gli operatori del settore;
– che cosa cambierà per le imprese e gli enti che producono rifiuti e quali sono i prevedibili impatti organizzativi;
– come operare nel caso in cui uno dei soggetti coinvolti nel movimento non sia tenuto o non possa temporaneamente utilizzare il sistema;
– come utilizzare il SISTRI nel corso del periodo transitorio: quali movimenti effettuare e come eseguirli, come e quando inserire le quantità di rifiuti in deposito temporaneo o in giacenza nell’impianto di trattamento;
– quali sono le procedure per la gestione dei rifiuti derivanti da manutenzione, da attività edili, da strutture sanitarie, da attività non soggetto all’obbligo di uso del SISTRI;
– quali sanzioni sono state introdotte per le violazioni degli obblighi connessi all’uso del SISTRI e alle nuove regole di corretta gestione dei rifiuti.
L’analisi della legislazione di riferimento sarà assicurata da uno dei massimi esperti del settore, curatore del primo libro sul SISTRI e relatore in decine di convegni e seminari sul tema, e sarà caratterizzata da un’impostazione operativa – consolidata grazie ad una ventennale esperienza di assistenza alle imprese – volta alla soluzione dei concreti problemi di gestione.
Il modulo formativo è particolarmente consigliato ai consulenti ambientali e alle imprese certificate ISO 14001, registrate EMAS o in procinto di raggiungere questi traguardi.
A tutti i partecipanti al seminario verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido per ottenere la qualifica di Esperto Ambientale Certificato.