I social networks, potere del nuovo millennio che ci permette di essere collegati a tutta la nostra rete di contatti, farci conoscere e far conoscere le nostre capacità e se rappresentiamo un’azienda, permettono di mostrare ai clienti ciò che produciamo, fino a che punto ci condizionano anche nella nostra vita Off-line?
A volte sembra sia difficile scollare i nostri occhi dagli schermi del Tablet, notebook o dal nostro Smartphone.
Tutti noi abbiamo degli amici che non ci guardano neppure in faccia mentre gli parliamo perché impegnati a leggere le mail tanto importanti per gli affari o a rispondere all’ultimo commento sul loro profilo di Facebook, potremmo essere anche noi così e senza rendercene conto?
L’infografica-riportata sotto- diffusa dal sito Confused.com, traccia le principali tipologie di persone affette dal “Social Zombie” una particolare condizione che causa risposte monosillabiche e un modo di camminare idiota per le strade delle nostre città.
A seconda delle peculiarità dei Social, Facebook, Pinterest, Twitter, instagram il profilo stilato dalla grafica cambia: c’è lo Zombie del check-in che non perde nessuna occasione per comunicare ai suoi contatti dove si trova, lo zombie dell’hashtag, i cui post sono costellati di # fino a causare lo stordimento del lettore o ancora la zombie futura sposa che tempesta di status e foto sui preparativi del suo matrimonio.
A parte le varie tipologie, ormai ci stiamo rendendo conto che la nostra vita è scandita da post e pin in ogni suo momento ed ognuno sta avendo i tanto agognati quindici minuti di celebrità profetizzati da Andy Warhol.
Sicuramente in chiave web marketing questa tendenza “zombizzante” di consultazione dei Social può tornare utile alle aziende sempre più avvezze a utilizzare questi strumenti per reclamizzare i propri prodotti e comunicare il proprio valore di marca, tuttavia è da vedere la qualità dell’attenzione che effettivamente si registra durante la navigazione.
A questo punto vi resta solo di stabilire che zombie siete.
Per approfondimenti e vedere l’infografica andare a: http://www.xplacecompany.com/blog_dett.asp?id=39#.UJo8Tm9mLni