“Questa raccolta è dedicata a tutte quelle straordinarie persone che non perdono mai l’entusiasmo e il coraggio di guardare avanti e che credono in un nuovo modo di far politica”: la dedica di Claudia Porchietto è rivolta a tutti coloro che si sono resi disponibili a riflettere e a dare il proprio contributo ai temi delle due inchieste da lei lanciate sul web e raccolte in un e-book scaricabile dal suo sito.
Sono state numerose le persone che hanno esposto le proprie idee alle due inchieste, “Come colmare il divario tra la politica e le persone” e “Torino viene vissuta come una città estremamente creativa, ma nel contempo anche poco capace di sviluppare e trattenere sul proprio territorio le stesse idee da essa prodotte”, promosse da Claudia Porchietto e lanciate su Facebook nell’aprile del 2009 e allargate poi su altri social media.
Le segnalazioni, i pareri, la rabbia e la passione verso una nuova forma di politica condivisa sono così confluite in un e-book che dimostra come il web sia uno strumento capace di fare esprimere a chiunque il proprio parere, senza filtri e in totale libertà; i contributi riportati non hanno infatti subito alcuna forma di censura.
Claudia Porchietto spiega le ragioni che l’hanno portata a promuovere queste due inchieste: “Ho preso coscienza del divario creatosi tra elettorato e rappresentanti politici; credo molto nel dialogo e nella necessità di essere presenti tra la gente e sul territorio. Ho deciso di ascoltare le problematiche emergenti direttamente dalla base con l’attivazione di canali web per un dialogo continuo. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale anche in ambito politico e questo e-book rappresenta una piccola testimonianza. A noi politici resta solo il compito di affinare la dote dell’ascolto e della condivisione”.
Tra le centinaia di testimonianze, le persone che hanno risposto alla prima inchiesta sostengono che il divario tra la politica e le persone debba essere colmato; in fondo, come sostiene Carlo, “politica e persone non sono altro che due facce della stessa medaglia”.
Chi ha risposto alla seconda inchiesta sostiene invece che bisogna lavorare sulle incapacità della città che gli stessi Torinesi hanno rilevato; tra queste, come dichiara Rino, dare “massima fiducia ai giovani”. Solo in questo modo Torino potrà tornare alle glorie del passato.
http://www.claudiaporchietto.it/template/standard/pdf_struct/respublica.pdf