Una lingua, tanti dialetti

Si è concluso da poche settimane il 150esimo anno dall’unità d’Italia, ricordato con tante manifestazioni ed iniziative, soprattutto per volere del Presidente Napolitano che dell’unità nazionale è il primo garante. Dal 1861, quando l’impresa garibaldina sancì la definitiva unione dei vari regni che caratterizzavano lo stivale, sono stati fatti tanti passi avanti per arrivare ad un’unione vera. Ma, purtroppo o per fortuna, resistono ancora tante peculiarità tipiche di ogni regione; i territori non scordano i loro dialetti e la loro storia, le loro usanze e le tradizioni, con differenze che sono state mirabilmente evidenziate nella storia del cinema.

Una delle rappresentazioni più riuscite fu sicuramente quella di Totò in “Totò, Peppino e…la malafemmina”; indimenticabile il suo viaggio a Milano, ed in particolare la scena in cui cerca di chiedere informazioni ad un vigile milanese, ricorrendo ad un mix di tedesco, francese e lombardo di rara comicità. Un attore di tale calibro non aveva certo bisogno di servizi di traduzione per far ridere, al sud come al nord!

Negli ultimi anni il tema è stato affrontato da altri film che analizzano, sempre in chiave umoristica, la situazione di chi lascia il nord per andare a vivere e lavorare al sud o viceversa, con comprensibili stravolgimenti di vita annessi! In entrambi i casi sembra quasi di trovarsi in un altro paese, con una lingua e dei modi di vita diversi. La parodia tende ovviamente ad ingigantire le cose, ma se un salto da un capo all’altro della penisola non ci costringerà a ricorrere ad un’agenzia di traduzione, un periodo di “adattamento” è sicuramente da mettere in conto!

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