That’s Napoli! Live show: uno spettacolo per Napoli
Dall’incontro tra il maestro Carlo Morelli e l’imprenditore napoletano Michele Amoroso nasce l’idea di realizzare “That’s Napoli! Live Show”, uno spettacolo musicale che si terrà nella splendida cornice della chiesa di San Potito dal 7 dicembre al 7 gennaio. L’intento fin qui perseguito dall’associazione “Ad Alta Voce” è quello di sostenere i giovani talenti della musica napoletana portando in scena diversi spettacoli innovativi, coinvolgenti e destinati ad un largo pubblico. In scena un coro di 20 giovani cantanti divisi su 4 corde (soprano – mezzosoprano – tenore – basso) che proporrà un mix variegato di brani della tradizione napoletana e pop con un’attenzione speciale alle musiche natalizie. Così, da questo scambio, nasce l’idea ambiziosa: riaprire le porte della chiesa e grazie agli spettacoli musicali sostenuti dai giovani cantanti e musicisti, donarle nuovamente luce e creare una scuola di formazione musicale targata “Ad Alta Voce”. “Una rappresentazione – spiegano gli organizzatori dell’evento – che parla di Napoli non solo attraverso le note dei classici che meglio hanno rappresentato questa città, ma anche attraverso la fusione con la sonorità del linguaggio pop. Un exploit musicale capace di affascinare il pubblico di tutte le età, dagli adulti ai ragazzi, che insieme potranno scoprire il fascino della Napoli vera, storica, attraverso un mix di arte e cultura”.
Riapriamo la Chiesa di San Potito
Il calendario prevede gli spettacoli serali dal giovedì al sabato alle 20.30 mentre la domenica l’appuntamento è alle 19. I proventi raccolti tramite le donazioni serviranno a riaprire le porte della chiesa di San Potito, bene storico della città. Cornice dell’evento sarà la Chiesa di San Potito, eretta sull’omonima collina nella prima metà del seicento ed indiscusso bene storico della città. Cuore della seconda municipalità, all’interno della struttura sono presenti opere d’arte del calibro di Luca Giordano con la sua Madonna del Rosario, il Martirio di San Potito di Niccolò de Simone, la Madonna e Santi di Andrea Vaccaro e tanti altri. Riaperta da Morelli lo scorso Giugno, la Chiesa viene così restituita al patrimonio artistico del Centro Storico UNESCO in tutto il suo splendore.
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