Quando occorre scegliere il lavello della propria cucina, la prima domanda che ci si pone è: quale materiale? Oggi il mercato offre una grande varietà di soluzioni, dagli intramontabili lavelli in acciaio inox a quelli in fragranite e materiali compositi, fino ai pregiati lavelli in pietra naturale o granito. Analizziamole insieme.
Vantaggi e svantaggi dei lavelli in fragranite e in pietra naturale
I lavelli in fragranite o in altri materiali compositi di tipo simile sono disponibili in una vastissima gamma di forme e colori, hanno un aspetto gradevole e resistono bene agli shock termici. Di contro, le operazioni di pulizia possono rivelarsi insidiose in quanto col tempo il formarsi di abrasioni, graffi e accumuli di calcare fa sì che lo sporco resti ‘aggrappato’ alla superficie e diventi difficile rimuovere macchie e aloni.
I lavelli in pietra naturale o granito sono sicuramente quelli più apprezzati dal punto di vista estetico, e allo stesso tempo offrono grande resistenza agli urti e ai graffi. D’altro canto, essi richiedono una maggiore accortezza nella manutenzione. La pietra, infatti, essendo porosa tende nel tempo ad assorbire lo sporco con cui entra in contatto. Per questo motivo, periodicamente occorre sottoporre il lavello ad un intervento di impermeabilizzazione della superficie.
L’affidabilità senza rivali dei lavelli in acciaio
Veniamo ai lavelli in acciaio inox e cerchiamo di capire come mai da tanti anni costituiscono l’opzione più scelta da chi si trova a dover comporre la propria cucina.
L’acciaio è il materiale che dal punto di vista igienico offre in assoluto le prestazioni migliori, insieme alla ceramica. Non a caso i lavelli in acciaio dominano nelle cucine professionali dove l’igiene rappresenta uno standard assolutamente irrinunciabile. Pulire l’acciaio è un’operazione semplice ed economica: si può utilizzare quotidianamente un panno imbevuto con acqua tiepida e, di tanto in tanto, per un’igienizzazione più accurata, con aceto di vino bianco, per restituire brillantezza alla superficie. E’ possibile quindi pulire l’acciaio con prodotti, oltre che di poco costo, naturali e quindi ecologici perché non inquinanti per l’ambiente.
Anche la resistenza all’usura è indiscussa. L’acciaio impiegato nel settore degli strumenti e delle forniture da cucina è il cosiddetto acciaio inox 18-10, così identificato perché presenta una percentuale di cromo pari al 18% e una percentuale di nichel pari al 10%. Proprio tale composizione garantisce una tenuta agli urti e alle abrasioni in pratica perfetta e una durata che potremmo definire quasi eterna.
Per quanto riguarda il valore estetico, il lavello in acciaio si connota come un elemento di design sempre elegante, dalla linea classica ma al contempo moderna, che si adatta facilmente a tutti i tipi di arredamento. C’è da dire, inoltre, che oggi le aziende specializzate nella produzione di lavelli in acciaio offrono una grande varietà di finiture: satinata, spazzolata, antigraffio, specchiata. Così come sono varie le possibilità di montaggio: l’incasso tradizionale o standard, in cui il bordo sporge di 8-9 mm rispetto al piano di lavoro; l’incasso semifilo, che sporge solo di pochi mm; l’incasso filotop, che prevede l’inserimento del lavello privo di bordo direttamente nel top della cucina. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per ogni esigenza.