La scelta della scaffalatura da introdurre in caso di magazzino ad elevata intensità di stoccaggio è tendenzialmente riconducibile a due tipologie:
Scaffalatura autoportante
Concepita in modo che le scaffalature stesse formino una struttura a cui vengono fissate anche la copertura e le pareti laterali, questa deve essere in grado di sorreggere l’intera costruzione, considerando ovviamente ogni possibile fattore di rischio (sovraccarichi indotti da vento, neve, fenomeni sismici e temperatura).
Scaffalatura tradizionale
Sistema in cui le scaffalature, seppure di grande altezza, hanno l’unica funzione di permettere lo stoccaggio delle merci, che vengono inserite all’interno di un fabbricato indipendente che funge solo da involucro protettivo dagli agenti esterni dei materiali ivi stoccati.
Quale scegliere?
Dal punto di vista economico, le strutture autoportanti sono senza dubbio convenienti per altezze che superano i 20-25 metri. Con questa soluzione si può infatti arrivare anche ad altezze di 40 metri, che con un fabbricato tradizionale diventerebbero onerose dal punto di vista strutturale.
Il magazzino così realizzato offre poi interessanti possibilità di ammortamento in quanto, in alcuni casi, può essere visto non come un fabbricato ma come un impianto tecnologico. In più, le scaffalature autoportanti permettono di ottenere costi operativi inferiori, come ad esempio l’illuminazione.