Portierato e guardia giurata: quali sono le differenze?

La figura della guardia giurata e quella del portiere, che presidiano entrambi l’ingresso di edifici e stabili, non sono assimilabili tra loro: essenzialmente, coloro che operano nel portierato non sono vincolati da specifiche normative in materia e non necessitano dell’autorizzazione prefettizia

Milano, 25 gennaio 2021 – Il portiere e la guardia giurata, sebbene dall’esterno possano sembrare figure interscambiabili, sono in realtà, ad oggi, due entità ben diverse tra loro. In passato, i due servizi potevano essere assimilabili, dal momento che in entrambi i casi era necessaria l’iscrizione ad un registro ad hoc ed era previsto l’obbligo della buona condotta, e dunque i portieri, così come le guardie giurate, erano a tutti gli effetti un ausilio delle forze dell’ordine che sorvegliavano una proprietà (pubblica o privata che fosse). 

Dal 2003, con l’introduzione della Legge Biagi, il portierato è diventato invece un servizio assimilabile ad altri comuni servizi (con riferimento ai global service): per i portieri dunque non c’è più l’obbligo di avere requisiti particolari e non sono tenuti a rispettare determinate normative a livello nazionale che ne regolamentino il servizio, al contrario delle guardie giurate.

Ad ogni modo, delle regole esistono anche per chi opera nell’ambito del portierato, e sono essenzialmente rintracciabili nel “Vademecum Operativo – Disposizioni operative per l’attuazione del Decreto Ministeriale 1.12.2010, nr.269, in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza ed investigazione privata” stilato dal Ministro dell’Interno.

L’ANAC (cioè l’Autorità Nazionale Anti-Corruzione) ha evidenziato una principale differenza tra la figura del portiere e quella della guardia giurata: il portiere ha l’obbligo di sorveglianza e di tutela passiva della proprietà, ma non può difenderla in modo attivo in caso di emergenza o di pericolo, come invece può fare la guardia giurata.

I portieri, inoltre, possono svolgere anche altre attività oltre alla sorveglianza dell’immobile (ad esempio la registrazione degli ospiti in entrata e in uscita) mentre le guardie giurate no; esse infine devono necessariamente essere in possesso dell’autorizzazione da parte della Prefettura.

A causa di queste differenze nella preparazione e nell’organizzazione delle due figure, le guardie giurate possono avere uno stipendio che arriva addirittura al doppio rispetto a quello dei portieri.

 

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