Continuare a rispettare le misure di prevenzione e confidare nella campagna vaccinale: l’opinione di Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica all’Università di Parma e Presidente di WAidid.
Susanna Esposito: varianti Covid-19, come nascono
Inglese, sudafricana e brasiliana: sono i nomi delle mutazioni più note del Covid-19. Le cosiddette varianti, che prendono il nome dal Paese in cui sono state identificate, sembrano essere la causa principale della nuova ondata che ha colpito l’Europa. Ma in cosa consistono le varianti? Lo ha spiegato la professoressa Susanna Esposito in una recente intervista andata in onda su Buongiorno Regione: “Non sono altro che copie replicate del virus originario con qualche differenza nella strutturazione dei nucleotidi costitutivi, cioè dei “mattoncini” che costituiscono gli acidi nucleici del virus. Queste varianti presentano delle mutazioni sulla cosiddetta proteina ‘Spike’, che è quella con cui il virus ‘si attacca’ alla cellula”. La più diffusa, secondo gli ultimi dati, risulta essere quella britannica. La mutazione si differenzia sia per la maggiore trasmissibilità che per la rilevanza di sintomi quali tosse e difficoltà respiratoria. Caratteristiche che hanno portato ad un aumento di casi anche tra la popolazione originariamente meno coinvolta. Dal lato della prevenzione i comportamenti virtuosi rimangono pressoché identici, ha spiegato Susanna Esposito: distanziamento, igiene e mascherine, possibilmente anche tra i più piccoli.
Susanna Esposito: l’importanza della campagna vaccinale
Contro le varianti una delle armi principali restano i vaccini. Quelli finora presenti sul mercato sembrano infatti essere efficaci contro le mutazioni del virus: “La battaglia contro il Coronavirus la vinceremo grazie alla vaccinazione di massa – ha dichiarato Susanna Esposito – l’elemento cruciale, adesso, è la disponibilità delle dosi”. Al momento la campagna vaccinale in Italia procede, seppur lentamente, ma è indispensabile accelerare: “Per uscire dalla crisi l’unica risposta è la vaccinazione: quando il 70% della popolazione sarà stata vaccinata e avrà sviluppato una risposta immunitaria sufficiente, potremo dire che il Covid-19 non circolerà più o circolerà in maniera contenuta”. Per l’infettivologa una delle priorità della campagna rimane la scuola: “La protezione di un gruppo come quello degli insegnanti è fondamentale perché svolge un’attività essenziale. Abbiamo visto in questi mesi quanto la scuola sia importante nell’ottica della socialità e della formazione dei ragazzi. Sappiamo quanto la chiusura abbia inciso sulle problematiche neuropsichiatriche che oggi stanno affliggendo gli adolescenti”. Secondo le ultime analisi, spiega Susanna Esposito, la scuola non rientra tra i fattori di rischio elevati: “Ovviamente è fondamentale che insegnanti e alunni applichino tutte le misure di prevenzione e anche effettuare un pronto contact tracing laddove ci siano casi sospetti”.