Auto elettriche, Quali Sono i Modelli più Venduti in Italia

Le auto elettriche sembrano essere ormai il futuro prossimo della mobilità, anche se la completa sostituzione del parco auto circolante sembra un impresa che richiederà ancora molto tempo.
Nei primi mesi del 2021 le vendite di auto elettriche in italia hanno superato quelle delle auto a metano con più di 13 mila auto elettriche.
Rispetto alle auto a motore normale le vendite sono ancora ben poca cosa ma è indubbio che rispetto agli anni precedenti la crescita deve essere considerata esponenziale.
Analizzando gli attuali trend di vendita salta all’occhio che la maggioranza delle auto elettriche vendute sono da attribuire al settore dei veicoli da città per le ridotte dimensioni.
Tra le case automobilistiche che hanno venduto più auto ci sono due marchi francesi Peugeot e Renault che piazzano due modelli nella top ten.
Per il resto troviamo Volkswagen, Hyundai, Opel, Tesla, in testa a questa classifica due modelli; la Smart EQ del gruppo Mercedes e la Fiat 500.
Queste sono le auto elettriche che stanno facendo da apri pista al Great Reset che la nomenclatura politica internazionale ha tanto pubblicizzato.
In realtà per avere un vero cambiamento sono necessarie infrastrutture su tutto il circuito stradale che permetta di poter riparare le auto con il settore della auto officina e della carrozzeria Firenze e ogni città che dovranno adeguarsi al cambiamento.
Uno dei punti essenziali per il settore della manutenzione e della riparazione dei veicoli con batterie è quello della sicurezza degli operatori.
Il personale di auto officine e carrozzerie dovrà essere debitamente preparato ed aggiornato sia sulla sicurezza che sulle competenze tecniche.
Un altro punto perché le auto elettriche possano davvero portare una diminuzione delle emissioni nocive è la decarbonizzazione a monte del circuito di distribuzione elettrica per le colonnine.
Attualmente questo è il punto più complesso da ottenere a causa della difficoltà di governi come quello italiano di essere capace di programmare e portare a termine infrastrutture così importanti.
Un punto determinante perché il Great Reset tanto sponsorizzato dalla elite internazionale possa davvero avere un senso per una reale diminuzione dell’impatto ambientale.