Ancora una volta centinaia di migliaia di civili, donne uomini e bambini, in fuga dalle proprie case, pagano con la vita e la perdita di ogni bene lo scontro militare in atto in Ucraina. Questo stato di cose, se non avverrà un cambiamento sostanziale, condanna ad una lenta agonia la stessa democrazia europea. Le responsabilità dirette ed indirette all’origine della nuova guerra sono molteplici e chiamano in causa i maggiori paesi occidentali, a cominciare dagli Stati Uniti, e tutta l’unione europea, la Cina, il Vaticano. Tutti parlano di pace, di incontri bilaterali per trovare una soluzione. Ma ogni volta alla fine c’è sempre una fumata nera. Vorrei ricordare ai potenti del mondo che
la guerra è un concentrato di tutto ciò che di distruttivo può agire sulla psiche umana: l’insicurezza totale, l’ignoto, laTutti parlano di pace, di incontri bilaterali per trovare una soluzione. Ma ogni volta alla fine c’è sempre una fumata nera. Vorrei ricordare ai potenti del mondo che
la guerra è un concentrato di tutto ciò che di distruttivo può agire sulla psiche umana violenza, l’impotenza, la perdita di persone care. Questo è un assioma non solo per i professionisti della salute mentale, ma per tutte le persone che vivono nel nostro paese e ne conoscono la storia. Le azioni di violenza devono essere fermate da chi le ha innescate. Non è mai troppo tardi per tirare fuori il meglio che è dentro ognuno di noi. Se veramente si vuole fermare questa maledetta guerra, bisogna allora iniziare a trattare tutti insieme e no separati, in un incontro di pace tra tutti, tra i più influenti capi di stato, e anche con i capi di stato religiosi, iniziare a trattare e a trovare un accordo tra Ucraini e Russi. LIBERIAMO LA PACE. La mia lettera che chiede a tutti i potenti di fare tutto il possibile per fermare le guerre, tutte, ma so ché non sarà ascoltate le mie parole perché come sappiamo, malgrado questo periodo di crisi economica, che ci sta mettendo in ginocchio, è scandaloso, vedere che questi conflitti non cessano, ci sono sempre di più i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari». È questa l’amara constatazione che anche papa Francesco davanti alla crescente e paurosa militarizzazione mondiale. Bacchetta un’Europa che «parla di pace, ma vive di guerra». Infatti cari potenti voi lo scorso anno infatti a livello mondiale tutti i governi avete investito in armi ben 1.981 miliardi di dollari, 74 miliardi in più del 2019. L’Italia, sempre secondo i dati del SIPRI, lo scorso anno ha investito 27 miliardi di euro in armi. E la previsione di quest’anno la nostra Nazione spenderà ben 30 miliardi di euro in armi, pari a 82 milioni di euro al giorno. Ora io mi chiedo cari politici Italiani che vi riempite la bocca di pace, perché fare questi investimenti? Credo che oggi queste risorse economiche potrebbero essere utili in spese della Sanità pubblica e dell’Istruzione, e sociale. Che posso dire, io sono qui a scrivere queste righe, con lacrime agli occhi, perché nel mondo ci sono uomini, donne e bambini che muoiono, non c’è nulla da fare il ‘business is business‘(gli affari sono affari).Abbiamo un governo italiano che parla tanto di pace, di ideologie, di libertà, ma razzola male perché chi parla di pace non Vende le armi e bombe all’Arabia Saudita che le usa per fare la guerra allo Yemen. Noi Vendiamo armi a Israele che le usa per reprimere il popolo palestinese. Le vendiamo a tutti per nome di quel vile DIO DENARO. Tutto questo avviene mentre il popolo della Pace grida per fermare le differenze che attanagliano quei popoli in guerra. È FONDAMENTALE cari potenti unirsi e connettersi con le altre realtà per formare un grande e potente unione per la pace. Spero che queste mie parole vengano lette, ma so anche che le mie speranze, e quelle di tutti noi che amiamo la pace, verranno disattese. Ma con tutto il mio umile cuore malandato spero che invece si possa Fermare tutte le guerre!»
Domenico Marigliano.