“Fondazione Gambero Rosso” intervista Cristina Scocchia: parità di genere nel mondo del lavoro

Cristina Scocchia ha condiviso il proprio punto di vista su alcuni grandi temi del contesto lavorativo odierno: per l’AD di Illycaffè è importante “la creazione di una cultura aziendale meritocratica e inclusiva, capace di riconoscere il talento e crescerlo valorizzandone la diversità e l’unicità”.

Cristina Scocchia

“Fondazione Gambero Rosso”: Cristina Scocchia ospite della rubrica “Parità di genere”

“Non lasciatevi scoraggiare e non permettete mai agli stereotipi e ai pregiudizi di decidere chi siete o chi volete diventare”: messaggio chiaro e diretto quello di Cristina Scocchia in una recente intervista rilasciata alla “Fondazione Gambero Rosso” per la rubrica “Parità di genere”. Tema su cui la manager e attuale AD di Illycaffè è impegnata da tempo per scardinare diversi stereotipi che ostacolano le pari opportunità. “Noi donne non abbiamo bisogno di un trattamento di favore”, spiega nell’intervista: “Abbiamo bisogno ‘solo’ di un cambiamento culturale che riconosca la centralità del merito e dia pari opportunità a tutti, senza pregiudizi e stereotipi”. Da qui nasce il suo impegno per “la creazione di una cultura aziendale meritocratica e inclusiva, capace di riconoscere il talento e crescerlo valorizzandone la diversità e l’unicità”. Competenze, leadership, pensiero strategico, gestione del cambiamento: sono questi i fattori con cui valutare le capacità delle persone e, come evidenzia Cristina Scocchia, sono “doti che hanno sia gli uomini che le donne”. È necessario, pertanto, un cambiamento culturale che consenta di valorizzare il talento e ciò che le persone possono mettere al servizio della comunità.

Il mondo del lavoro nella prospettiva di Cristina Scocchia: importante partire dal fattore culturale  

Quali elementi per incentivare un diverso approccio alla questione? Secondo Cristina Scocchia, per fornire pari opportunità “bisogna agire innanzitutto a livello culturale”: “Spesso nelle famiglie manca la consapevolezza che entrambi i partner hanno pari diritto a realizzarsi in ambito lavorativo, per cui bisognerebbe favorire una più equa distribuzione dei carichi familiari che oggi ricadono per l’80% sulle spalle delle donne”. Insieme a questo, prosegue, serve anche “potenziare i servizi per le famiglie, dagli asili nido alle scuole elementari a tempo pieno” e un “uguale accesso alla formazione, materie scientifiche, tecnologiche e digitali le quali aumentano le possibilità di impiego, dando accesso a carriere più qualificate e più remunerate perché in linea con la transizione digitale e ambientale che stiamo vivendo”. La trasformazione auspicata da Cristina Scocchia può portare risvolti positivi anche dal lato economico: È uno spreco di risorse che non possiamo permetterci. Un’occupazione femminile al 60% varrebbe addirittura 7 punti di PIL, più di quanto ci aspettiamo dal PNRR”, spiega nell’intervista proponendo “un angolo diverso per far capire a tutti che l’empowerment femminile non fa bene solo alle donne, ma a tutti”. Infine, un messaggio rivolto alle nuove generazioni: “Provate a raggiungere i vostri sogni con impegno, passione, determinazione e tanta resilienza. Non lasciatevi scoraggiare e non permettete mai agli stereotipi e ai pregiudizi di decidere chi siete o chi volete diventare”.