Passaporto Europeo per il gatto: di cosa si tratta? Nella nostra piccola guida scoprirai quando e dove farlo. Il Passaporto Europeo per animali da compagnia – questa è la sua denominazione esatta – è un documento che serve per viaggi dovrai attendere i necessari tempi “tecnici”, che possono allungarsi a ridosso di alcune aree con il gatto nei paesi che appartengono alla Comunità Europea.
E’ competenza dei servizi ASL, quindi per ottenerlo dovrai recarti presso il tuo distretto sanitario di riferimento presentando un’apposita documentazione (tutta in corso di validità, dunque attenzione alle scadenze!) composta da:
– Documento di identità e codice fiscale del legittimo proprietario del gatto (maggiorenne);
– Certificato di impianto del microchip (redatto dal veterinario);
– Attestato di vaccinazione antirabbica (somministrata da almeno 21 giorni);
– un modulo di domanda, fornito dalla ASL e compilato in ogni sua parte;
– la ricevuta del pagamento di una quota (variabile a seconda della ASL di riferimento) versata con bollettino di conto corrente postale.
Se il tuo gatto non fosse ancora microchippato o vaccinato contro la rabbia, no problem: ti basta fissare un appuntamento con un veterinario libero professionista abilitato e sottoporre il peloso alla pratica mancante (o ad entrambe).
Contestualmente all’esecuzione delle prestazioni, il veterinario ti rilascerà i relativi certificati. Una volta effettuata la richiesta, il Passaporto Europeo per il tuo gatto non ti verrà consegnato immediatamente: dovrai attendere i necessari tempi “tecnici”, che possono allungarsi a ridosso di alcuni periodi (come le vacanze estive o le festività natalizie).
Per non rischiare di ritrovarti sprovvisto il giorno della partenza, ti basta giocare d’anticipo ed effettuare la richiesta diversi mesi prima. Al momento del ritiro del Passaporto Europeo, dovrai portare con te il tuo gatto.