OC Promotion – Tutte le sanzioni a cui si può incorrere se non si organizzano al meglio i concorsi a premi

Organizzare un concorso a premi richiede di seguire una precisa normativa, onde evitare di incorrere in sanzioni che possono rivelarsi piuttosto salate: gli esperti di OC Promotion, specialisti nell’organizzazione di concorsi a premio, spiegano quali sono le principali.

Milano, febbraio 2023 – Tutti i concorsi a premi nel Belpaese sono sottoposti a rigorose verifiche da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, che effettua controlli d’ufficio a campione, anche a seguito di specifiche segnalazioni. Per questo, è fondamentale conoscere il D.P.R. 26/10/2001 n.430 o affidarsi a realtà specializzate nell’organizzazione di concorsi a premio, se si ha intenzione di organizzarne uno – con la propria azienda o per un evento in particolare.

OC Promotion, agenzia di concorsi a premi con sede a Milano, sa bene come aiutare le aziende che vogliono premiare clienti o acquisirne di nuovi tramite un concorso a premi: ecco perché è sempre meglio affidarsi a dei professionisti per riuscire a organizzare al meglio questo genere di eventi e iniziative. Ma quali sono le regole che vanno rispettate al fine che i controlli diano esito positivo e non si venga richiamati e multati con le dovute sanzioni?

Sono molteplici le sanzioni in cui si può incorrere, ma tra le principali ricordiamo quelle in seguito a:

  • concorsi che minano la concorrenza e il mercato;
  • la mancanza di tutela della fede pubblica;
  • l’assenza di pari opportunità e trattamento nei confronti dei partecipanti;
  • la promozione di beni che per divieto non possono essere pubblicizzati.

L’importo della sanzione per un concorso a premio non a norma varia da una a tre volte del totale dell’IVA dovuta circa il montepremi, con un minimo del valore di € 2.528,28 (cifra che può raddoppiare se il concorso stesso non viene interrotto). La sanzione, comunque, è ridotta a un sesto del massimo nel caso in cui il pagamento della stessa avvenga nell’arco temporale di 30 giorni.

In caso di mancata comunicazione del concorso al Ministero dello Sviluppo Economico entro i termini di normativa, la sanzione varia invece da € 2.065,83 a € 10.329,14 (ridotta al 50% dell’importo massimo nel caso in cui la comunicazione sia avvenuta in ritardo, ma prima della constatazione stessa). Infine, una sanzione che può variare da € 1.032,91 a € 5.164,57 è riservata ai concorsi che presentano modalità di svolgimento difformi dal regolamento.