La coordinatrice del Tavolo Tecnico di Malattie Infettive e Vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria Susanna Esposito fa luce sulle cause connesse all’impennata di contagi da streptococco che sta interessando molti bambini italiani.
Susanna Esposito: esiste una correlazione tra il boom di scarlattina e il Covid-19
Continua ad essere ancora alto, anzi altissimo, il numero di bambini contagiati da streptococco A e scarlattina, nonostante dovremmo essere ben oltre stagione. I numeri parlano chiaro: sono aumentate del 2.000% le vendite dei test per lo streptococco e del 38% quelle di amoxicillina, l’antibiotico utilizzato per curarlo. Susanna Esposito, Coordinatrice del Tavolo Tecnico di Malattie Infettive e Vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria, spiega che a prolungare i focolai di faringiti e scarlattina sono “contagi e reinfezioni a ping pong” che hanno portato a un “picco fuori stagione, con bimbi che si ricontagiano anche dopo poco tempo”. Professoressa di Pediatria all’Università di Parma, Susanna Esposito sostiene che l’impennata di faringite e scarlattina sia “legata a un debito immunologico nella popolazione, dovuto alla minore circolazione di patogeni durante la pandemia Covid”. Ad aumentare la preoccupazione dei genitori è il fatto che queste infezioni si ripresentano anche “due o tre volte sullo stesso bambino”, costringendolo a sottoporsi a “più cicli di antibiotici in poche settimane”.
Susanna Esposito avverte: no al fai da te
L’infezione solitamente si manifesta con febbre e faringite e per curarla è necessario ricorrere all’antibiotico, il quale, proprio a causa di questa impennata, inizia ad essere difficile da reperire. “Bisogna iniziare subito la terapia antibiotica per evitare possibili complicanze, tra cui ascessi e malattia reumatica”, suggerisce Susanna Esposito, la quale mette in guardia contro il fai da te. “Il tampone fatto a casa non ha la stessa attendibilità di quello eseguito da un esperto”, avverte. Sottolinea, inoltre, l’inutilità di ricorrere al tampone qualora non si presentino sintomi: “Bisogna evitare il tampone in assenza di sintomi perché ai portatori sani non vanno fatte terapie”. Il rispetto di tali linee guida è indispensabile anche al fine di “evitare prescrizioni, non sempre necessarie di amoxicillina”. Già dallo scorso novembre, la SIP (Società Italiana di Pediatria) ha infatti denunciato la difficoltà di approvvigionamento del farmaco.